Gentile, Machiavelli e lo Stato etico di Campanella
>> mercoledì 10 dicembre 2014
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Vi propongo oggi un ottimo lavoro di Gennaro Maria Barbuto, dell'Università Federico II di Napoli, sullo Stato etico, nell'accezione che fu di Giovanni Gentile. La riflessione gentiliana sulle origini della modernità politica italiana fu
imperniata sulla dicotomia fra individuo e popolo, che egli attraversava mediante
lo studio di due pensatori eponimi del Rinascimento : Machiavelli e Campanella.
In questa età, che insieme a quella risorgimentale fu al centro della meditazione
storiografica di Gentile sul carattere italiano, si era sviluppata, secondo la ricostruzione del filosofo siciliano, l’assolutezza dello Stato, sia nella teoria che nella
prassi, emancipato da remore interne e da vincoli esterni. (Clicca sull'immagine per scaricare il documento in PDF)
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