Quarto Reich...
>> sabato 26 novembre 2011
Il governo Monti è al lavoro. Non eletto dal popolo, inquinato già dai conflitti di interesse che ammorbano la politica italiana da decenni, è pronto a produrre le azioni imposte dall’Unione Europea, quella entità esclusivamente monetaria ed economica (e mai politica) che sta traducendo le idee di impoverimento sociale a tutto un continente. La politica, con l’attuale amministrazione nazionale, va in soffitta. Era già schiava di altri padroni, oggi è totalmente sottomessa ad essi. Non conta più, non serve. Per almeno un anno se ne può stare in naftalina, ad alzare le mani sui provvedimenti del cosiddetto governo ”tecnico”. Salvo colpi di scena, Monti andrà avanti fino al 2013. L’impressione che ci si trovi di fronte ad un esecutivo di burattini è sempre più palese. Burattini, soprattutto, gli uomini di partito che sostengono il nuovo Premier. La parvenza che non ci sia alcuna autonomia, nelle loro azioni, appare piuttosto chiara. L’Euro ormai è un fallimento che si perpetra quotidianamente nelle nostre tasche. Viviamo in un’Europa dominata dalla Germania e dai differenziali. In Italia e in Grecia sono stati architettati due governi palesemente voluti a tavolino dalle banche e con a capo persone di garanzia e gradite al nuovo ordine che si sta costituendo. Nessuno comanda più nulla. Ma Berlino, intanto, continua a contare eccome. A conforto di questa teoria c’è stata una notizia, la scorsa settimana, di sicuro interesse.