34 anni dopo...
>> domenica 23 novembre 2014
Il 23 novembre non è una data qualunque, almeno per un irpino come me. Il 23 novembre, infatti, è il giorno in cui si celebra la ricorrenza funesta del terremoto del 1980, che viene citato come o’ terramoto. Il terremoto, appunto, non un evento tra i tanti. Alle 19.34 si ripete ogni anno, quasi per esorcizzare quel terrore, il ricordo del minuto e mezzo che è stato il più lungo della storia di una provincia.
Per chi non era ancora nato, il terremoto è un racconto che si tramanda di generazione in generazione, iscrivendosi come un trauma nella memoria collettiva. Per molti il sisma del 1980 ha corrisposto a un’infanzia nei prefabbricati, con l’idea che quella fosse la normalità. Proprio così, in molti in età preadolescenziale davano per scontato che la vita potesse essere davvero quella. Sicuramente è stata un’esperienza che ha forgiato il carattere tosto di molti irpini, ma è un’ingiustizia che indescrivibile.