Fandonie leghiste...
>> venerdì 5 aprile 2013
Mi riferisco ad un recente intervento del governatore lombardo Roberto Maroni. Da un lato, va
apprezzata la ricercatezza, anche lessicale, di cui l’ex ministro ha dato prova; vanno
rilevate, per altro verso, le ragioni di dissenso, su pressoché tutti i punti di merito, dalle
opinioni da lui recate.
Mi limito qui a porre due sole questioni. Sull’una di esse, e cioè sul problema
dell’evasione, dirò diffusamente in questo scritto. L’altra concerne il ruolo rivendicato
dalle Lega ed affermato dal presidente Maroni, che è quello di “rappresentare e tutelare gli
interessi di quella macroregione all’avanguardia rispetto all’intera Europa che noi
chiamiamo Padania”. Vi è evidente contraddizione tra questo assunto (e i conseguenti
comportamenti) e la natura del nostro ordinamento costituzionale, quale è bene espressa
nell’art. 67 della Costituzione: “ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione”, e
non una parte di essa, comunque rilevante. Potrebbe darsi che si formi (o sia già
formata), con una analoga logica, la “lega” dei farmacisti, o dei tassisti, fino a
trasformare il Parlamento in una camera delle corporazioni.