Un po' di verità sulle pensioni
>> giovedì 10 maggio 2012
L’analisi è basata sulle statistiche ufficiali Inps pubblicate dall’Istat, attualmente aggiornate al 2009
Pensionati, pensioni e popolazione
I beneficiari di trattamenti pensionistici in Italia sono circa 16 milioni e 237 mila (Tav. 1), che rappresentano, con differenze a volte sensibili fra le diverse regioni, il 26,8% della popolazione residente (oltre 60,6 milioni di persone). Il numero di pensioni erogate è invece di oltre 23 milioni e 300 mila. Il rapporto teorico (l’indicatore ha valore descrittivo) fra numero di pensioni erogate e pensionati si colloca mediamente fra l’1,39 pensioni del Trentino Alto Adige e l’1,58 dell’Umbria, a fronte di una media nazionale del 1,43 pensioni per beneficiario (Tav. 1, col. 3).
I beneficiari di trattamenti pensionistici in Italia sono circa 16 milioni e 237 mila (Tav. 1), che rappresentano, con differenze a volte sensibili fra le diverse regioni, il 26,8% della popolazione residente (oltre 60,6 milioni di persone). Il numero di pensioni erogate è invece di oltre 23 milioni e 300 mila. Il rapporto teorico (l’indicatore ha valore descrittivo) fra numero di pensioni erogate e pensionati si colloca mediamente fra l’1,39 pensioni del Trentino Alto Adige e l’1,58 dell’Umbria, a fronte di una media nazionale del 1,43 pensioni per beneficiario (Tav. 1, col. 3).
Pensionati, pensioni, ripartizioni e regioni
I dati d’insieme relativi alla concentrazione regionale dei pensionati e delle pensioni appaiono piuttosto diversificati sul territorio nazionale.
I dati d’insieme relativi alla concentrazione regionale dei pensionati e delle pensioni appaiono piuttosto diversificati sul territorio nazionale.
La percentuale dei pensionati in rapporto alla popolazione residente, innanzi tutto, appare sensibilmente più elevata della media nazionale nelle regioni del Nord e del Centro, con tassi compresi fra il 27,4 e il 28,5% e con un picco in Friuli-Venezia Giulia (30,7%), percentuali che si confermano con ancor maggiore evidenza nel rapporto fra numero di pensioni erogate e abitanti.
Il rapporto fra numero di pensioni e pensionati, come si è detto, vede invece in testa l’Umbria e l’insieme delle regioni del Centro, seguite dal Sud.
Questa prima analisi evidenzia un primo fenomeno di rilievo: da un punto di vista numerico, pensionati e i trattamenti pensionistici in rapporto alla popolazione sono relativamente minori nel Mezzogiorno (incluse le Isole) che nel resto del Paese.
L’analisi degli indici di concentrazione territoriale (Tav. 1 per i pensionati e Tav. 2 per le pensioni) conferma, nel dettaglio regionale, quanto appena rilevato: la concentrazione relativamente maggiore dei pensionati rispetto alla media nazionale è evidente, in particolare, in Piemonte (113,5%, Tav. 1), in Friuli V.G. (114,6%) e in Umbria (114,5%); percentuali elevate (per oltre 10 punti superiori alla media nazionale) si notano anche in Emilia Romagna, Toscana e Marche. Il Mezzogiorno presenta indicatori nettamente più bassi in Puglia (93%), in Sicilia (89,4%) e soprattutto in Campania (82,8%). Allo stesso tempo, rispetto alla media nazionale l’indice basato sul numero di pensioni erogate in rapporto alla popolazione (Tav. 2) è particolarmente alto in Piemonte (110,7%) e Val d’Aosta (111%), Friuli (116%), Emilia Romagna (114,5%), Toscana (112,7%), Marche (116,7%) e soprattutto Umbria, regione che con il suo 126% appare molto lontana dalla Campania, all’estremo opposto della distribuzione.
Pensioni per tipologia e ammontare
Il secondo fenomeno di rilievo, in evidenza in questa analisi, è che dal punto di vista degli importi mensili le pensioni erogate nel Mezzogiorno, anche in ragione della debolezza del tessuto economico e produttivo che le ha prodotte, risultano mediamente più basse. Allo stesso tempo, il livello medio degli importi mensili varia in rapporto al tipo di pensione percepita e anche sotto questo aspetto esistono notevoli differenze fra le regioni.
Il secondo fenomeno di rilievo, in evidenza in questa analisi, è che dal punto di vista degli importi mensili le pensioni erogate nel Mezzogiorno, anche in ragione della debolezza del tessuto economico e produttivo che le ha prodotte, risultano mediamente più basse. Allo stesso tempo, il livello medio degli importi mensili varia in rapporto al tipo di pensione percepita e anche sotto questo aspetto esistono notevoli differenze fra le regioni.
La Tav. 3 riporta la distribuzione percentuale per regione delle pensioni erogate per tipologia. Le pensioni di vecchiaia e anzianità rappresentano mediamente il 50% delle erogazioni a livello nazionale, ma la percentuale sale al 58,9% nel Nord-ovest e al 57,2% nel Nord-est; il Centro si posiziona al 49,5% contro il 40,1 del Sud e il 38,6 delle Isole. Lombardia e Trentino, le regioni a più alta intensità lavorativa e occupazionale, registrano le più elevate percentuali di erogazioni per vecchiaia e anzianità (intorno al 60%); sul versante opposto Campania (37,5%), Calabria (37,7%) e Sicilia (38%).
Per contro, a fronte di una media nazionale del 20,5% il dato complessivo relativo alle pensioni di invalidità e invalidità civile sale al 29,6% delle erogazioni nel Sud e al 28,8 nelle Isole; punte si registrano in Calabria (32,2%) e Campania (31,3%) mentre in Sicilia il dato appare leggermente al di sotto della media meridionale. Con la notevole eccezione dell’Umbria, regione nella quale le pensioni di invalidità raggiungono una percentuale del 24,5%, il Centro-nord registra nel suo complesso percentuali che oscillano intorno al 15%, con minimi in Lombardia e Trentino.
Il peso delle pensioni erogate ai superstiti è invece piuttosto omogeneo a livello nazionale e oscilla intorno al 20% fra le diverse regioni.
Le pensioni sociali sono relativamente più frequenti nel Mezzogiorno (Sicilia 7,4%, Campania 6,4%, Calabria 5,2%, Puglia 4,9%), contro una media di erogazioni che oscilla intorno all’1,7% nelle principali regioni del Nord (Lombardia, Trentino, Piemonte).
Fatto 100 il totale nazionale per tipologia di pensione, la Tav. 4 rilegge e conferma le evidenze appena citate attraverso gli indici di concentrazione regionale, costruiti in rapporto alla popolazione residente.
Nella Tav. 5 abbiamo riportato le frequenze cumulate dei trattamenti pensionistici per principali classi di importo mensile. Ogni colonna include i dati della precedente, ad eccezione dell’ultima, che riguarda le sole pensioni superiori ai 3.000 euro mensili.
Le pensioni fino a 749 euro rappresentano il 31,7% della media nazionale e sono destinate a 5.145 mila persone, ma sono più frequenti nelle regioni del Mezzogiorno (Sud 39,6%, 1.366 mila beneficiari; Isole 40,3%, 664 mila persone): il record dei pensionati più poveri spetta al Molise, con il 43,6%, seguito da Basilicata (42,6%), Sicilia (41,8%) e Campania (41,2); è tuttavia il caso di ricordare che la dimensione sociale del fenomeno è diversa, in quanto la numerosità dei beneficiari nelle ultime due regioni è molto maggiore (rispettivamente 506 mila in Sicilia e 532 mila in Campania).
Le pensioni fino a 1.000 euro (comprensive delle precedenti, nelle elaborazioni della nostra Tav. 5) rappresentano il 45% di quanto erogato a livello nazionale e interessano 7.305 mila persone, delle quali oltre 2.800 mila residenti nel Mezzogiorno, dove la percentuale di erogazioni è di oltre dieci punti più alta, con punte in Molise e Basilicata e, ancora una volta, livelli massimi in Campania, Calabria e Sicilia. Il fenomeno si ripete per i pensionati che percepiscono fino a 1.500 euro, che nel Mezzogiorno sono in pratica oltre tre su quattro (3.850 mila persone).
Le pensioni più ricche, al contrario, sono maggiormente concentrate al Centro-nord e soprattutto nel Nord-ovest, con picchi in Liguria (5,6%) e Lombardia (5,2%), regione nella quale il fenomeno assume una ragguardevole ampiezza in cifre assolute, interessando 139 mila persone, a fronte delle circa 163 mila dell’intero Mezzogiorno.
Considerazioni conclusive
L’analisi segnala tre principali ordini di fenomeni: il numero relativamente maggiore di pensionati e di pensioni nelle regioni settentrionali del Paese, la diversa distribuzione regionale delle pensioni per tipologia e la loro differente distribuzione per classi di importo mensile.
L’analisi segnala tre principali ordini di fenomeni: il numero relativamente maggiore di pensionati e di pensioni nelle regioni settentrionali del Paese, la diversa distribuzione regionale delle pensioni per tipologia e la loro differente distribuzione per classi di importo mensile.
Nelle regioni settentrionali vi è infatti una relativa prevalenza di pensioni di vecchiaia e anzianità, mentre nelle regioni del Mezzogiorno risulta evidente una diffusione relativamente maggiore, rispetto alla media nazionale, di più modeste pensioni di invalidità e di invalidità civile.
L’analisi per classi di importo mensile mostra infine una relativa prevalenza delle pensioni di importo più basso nel Mezzogiorno, a fronte di medie sensibilmente più elevate, a partire dai 1.500 euro mensili, nel Centro e soprattutto nel Nord, dove due pensionati italiani su tre superano tale cifra. Nelle regioni del Centro-nord, infine, è concentrato il 77% delle pensioni italiane superiori ai 3.000 euro (il 50% nel solo Nord).
In rapporto agli effetti attesi dei recenti provvedimenti governativi, il quadro appena delineato evidenzia, implicitamente, che gli effetti di redditosulle pensioni reali saranno relativamente più modesti nel Mezzogiorno che a livello nazionale: le pensioni eccedenti i 1.400 euro, interessate al mancato adeguamento alle variazioni degli indici ufficiali dei prezzi al consumo, sono infatti relativamente meno frequenti che nel resto del Paese.
È tuttavia importante sottolineare anche che la soglia di povertà relativa, per una famiglia di due componenti, è pari secondo l’Istat a 992,46 euro e pensioni inferiori ai 1.000 euro interessano 7,3 milioni di persone (il 12% della popolazione italiana), 2,8 milioni delle quali nel Mezzogiorno, e questo dato evidenzia, su un piano diverso, disagio ed esclusione sociale, problemi ai quali una società avanzata deve comunque tentare di offrire una soluzione adeguata.
Tav. 1 - Pensionati 2009 e popolazione | ||||||
Pensionati
|
Pensioni erogate
|
Pensioni per pensionato
|
Popolazione
|
Pensionati su popolazione per regione
|
Ind. di concentrazione regionale pensionati (*)
| |
totale
|
totale
|
media
|
totale
|
percentuale
|
percentuale
| |
Territorio | ||||||
Italia |
16.236.702
|
23.303.538
|
1,44
|
60.626.442
|
26,8%
|
100,0%
|
Nord-ovest |
4.596.111
|
6.473.727
|
1,41
|
16.120.067
|
28,5%
|
106,5%
|
Piemonte |
1.355.428
|
1.897.053
|
1,40
|
4.457.335
|
30,4%
|
113,5%
|
Valle d'Aosta |
36.409
|
54.725
|
1,50
|
128.230
|
28,4%
|
106,0%
|
Liguria |
538849
|
785.349
|
1,46
|
1.616.788
|
33,3%
|
124,4%
|
Lombardia |
2.665.425
|
3.736.600
|
1,40
|
9.917.714
|
26,9%
|
100,4%
|
Nord-est |
3.271.230
|
4.685.873
|
1,43
|
11.643.194
|
28,1%
|
104,9%
|
Trentino Alto Adige |
267.686
|
373.655
|
1,40
|
1.037.114
|
25,8%
|
96,4%
|
Veneto |
1.293.133
|
1.809.632
|
1,40
|
4.937.854
|
26,2%
|
97,8%
|
Friuli-Venezia Giulia |
379.128
|
551.002
|
1,45
|
1.235.808
|
30,7%
|
114,6%
|
Emilia-Romagna |
1.331.283
|
1.951.584
|
1,47
|
4.432.418
|
30,0%
|
112,1%
|
Centro |
3.268.474
|
4.784.783
|
1,46
|
11.950.322
|
27,4%
|
102,1%
|
Toscana |
1.117.868
|
1.624.692
|
1,45
|
3.749.813
|
29,8%
|
111,3%
|
Umbria |
277.892
|
439.319
|
1,58
|
906.486
|
30,7%
|
114,5%
|
Marche |
465.213
|
702.456
|
1,51
|
1.565.335
|
29,7%
|
111,0%
|
Sud |
3.452.793
|
5.004.285
|
1,45
|
14.186.373
|
24,3%
|
90,9%
|
Abruzzo |
378.319
|
565.589
|
1,50
|
1.342.366
|
28,2%
|
105,2%
|
Molise |
93.199
|
138.838
|
1,49
|
319.780
|
29,1%
|
108,8%
|
Campania |
1.293.323
|
1.857.676
|
1,44
|
.834.056
|
22,2%
|
82,8%
|
Puglia |
1.019.275
|
1.450.539
|
1,42
|
4.091.259
|
24,9%
|
93,0%
|
Basilicata |
158.439
|
230.848
|
1,46
|
587.517
|
27,0%
|
100,7%
|
Calabria |
510.238
|
760.795
|
1,49
|
2.011.395
|
25,4%
|
94,7%
|
Isole |
1.648.094
|
2.354.870
|
1,43
|
6.726.486
|
24,5%
|
91,5%
|
Sicilia |
1.208.967
|
1.713.830
|
1,42
|
5.051.075
|
23,9%
|
89,4%
|
Sardegna |
439.127
|
641.040
|
1,46
|
1.675.411
|
26,2%
|
97,9%
|
Estero |
493.475
|
529.376
|
1,07
|
-
|
0,0%
|
0,0%
|
Non indicato |
2.854
|
2.898
|
1,02
|
-
|
0,0%
|
0,0%
|
(*) Indice di concentrazione = pensionati su popolazione per regione / pensionati su popolazione Italia | ||||||
Fonte: ns. elaborazioni su dati Istat (I.Stat) |
Tav. 2 - Totale pensioni 2009 e popolazione | ||||||
Pensioni erogate
|
Pensioni su popolazione
|
Ind. di concentrazione regionale (pensioni) (*)
|
Pensionati per regione
|
Pensioni per regione
|
Popolazione per regione
| |
totale
|
percentuale
|
percentuale
|
percentuale
|
percentuale
|
percentuale
| |
Territorio | ||||||
Italia |
23.303.538
|
38,4%
|
100,0%
|
100,0%
|
100,0%
|
100,0%
|
Nord-ovest |
6.473.727
|
40,2%
|
104,5%
|
28,3%
|
27,8%
|
26,6%
|
Piemonte |
1.897.053
|
42,6%
|
110,7%
|
8,3%
|
8,1%
|
7,4%
|
Valle d'Aosta |
54.725
|
42,7%
|
111,0%
|
0,2%
|
0,2%
|
0,2%
|
Liguria |
785.349
|
48,6%
|
126,4%
|
3,3%
|
3,4%
|
2,7%
|
Lombardia |
3.736.600
|
37,7%
|
98,0%
|
16,4%
|
16,0%
|
16,4%
|
Nord-est |
4.685.873
|
40,2%
|
104,7%
|
20,1%
|
20,1%
|
19,2%
|
Trentino Alto Adige |
373.655
|
36,0%
|
93,7%
|
1,6%
|
1,6%
|
1,7%
|
Veneto |
1.809.632
|
36,6%
|
95,3%
|
8,0%
|
7,8%
|
8,1%
|
Friuli-Venezia Giulia |
551.002
|
44,6%
|
116,0%
|
2,3%
|
2,4%
|
2,0%
|
Emilia-Romagna |
1.951.584
|
44,0%
|
114,5%
|
8,2%
|
8,4%
|
7,3%
|
Centro |
4.784.783
|
40,0%
|
104,2%
|
20,1%
|
20,5%
|
19,7%
|
Toscana |
1.624.692
|
43,3%
|
112,7%
|
6,9%
|
7,0%
|
6,2%
|
Umbria |
439.319
|
48,5%
|
126,1%
|
1,7%
|
1,9%
|
1,5%
|
Marche |
702.456
|
44,9%
|
116,7%
|
2,9%
|
3,0%
|
2,6%
|
Sud |
5.004.285
|
35,3%
|
91,8%
|
21,3%
|
21,5%
|
23,4%
|
Abruzzo |
565.589
|
42,1%
|
109,6%
|
2,3%
|
2,4%
|
2,2%
|
Molise |
138.838
|
43,4%
|
113,0%
|
0,6%
|
0,6%
|
0,5%
|
Campania |
1.857.676
|
31,8%
|
82,8%
|
8,0%
|
8,0%
|
9,6%
|
Puglia |
1.450.539
|
35,5%
|
92,2%
|
6,3%
|
6,2%
|
6,7%
|
Basilicata |
230.848
|
39,3%
|
102,2%
|
1,0%
|
1,0%
|
1,0%
|
Calabria |
760.795
|
37,8%
|
98,4%
|
3,1%
|
3,3%
|
3,3%
|
Isole |
2.354.870
|
35,0%
|
91,1%
|
10,2%
|
10,1%
|
11,1%
|
Sicilia |
1.713.830
|
33,9%
|
88,3%
|
7,4%
|
7,4%
|
8,3%
|
Sardegna |
641.040
|
38,3%
|
99,5%
|
2,7%
|
2,8%
|
2,8%
|
Estero |
529.376
|
0,0%
|
0,0%
|
3,0%
|
2,3%
|
0,0%
|
Non indicato |
2.898
|
0,0%
|
0,0%
|
0,0%
|
0,0%
|
0,0%
|
(*) Indice di concentrazione = pensioni su popolazione per regione / pensioni su popolazione Italia | ||||||
Fonte: ns. elaborazioni su dati Istat (I.Stat) |
Tav. 3 - Pensioni erogate in complesso e in percentuale per principali tipologie | ||||||
Pensioni erogate (totale di riga = 100)
|
Vecchiaia e anzianità
|
Invalidità e inv. civile
|
Superstiti
|
Pensioni sociali
|
Indennitarie e guerra
| |
totale
|
percentuale
|
percentuale
|
percentuale
|
percentuale
|
percentuale
| |
Territorio | ||||||
Italia |
23.303.538
|
50,5%
|
20,5%
|
20,2%
|
3,4%
|
5,2%
|
Nord-ovest |
6.473.727
|
58,9%
|
14,3%
|
20,7%
|
2,0%
|
4,1%
|
Piemonte |
1.897.053
|
59,1%
|
14,5%
|
20,8%
|
1,8%
|
3,9%
|
Valle d'Aosta |
54.725
|
51,8%
|
16,9%
|
21,7%
|
1,7%
|
8,0%
|
Liguria |
785.349
|
52,9%
|
16,7%
|
21,4%
|
2,7%
|
6,3%
|
Lombardia |
3.736.600
|
60,2%
|
13,6%
|
20,5%
|
2,0%
|
3,7%
|
Nord-est |
4.685.873
|
57,2%
|
15,1%
|
20,4%
|
1,9%
|
5,4%
|
Trentino Alto Adige |
373.655
|
59,7%
|
13,3%
|
19,8%
|
1,7%
|
5,5%
|
Veneto |
1.809.632
|
57,4%
|
14,6%
|
20,8%
|
2,1%
|
5,2%
|
Friuli-Venezia Giulia |
551.002
|
55,1%
|
15,7%
|
21,3%
|
2,1%
|
5,8%
|
Emilia-Romagna |
1.951.584
|
57,2%
|
15,8%
|
19,8%
|
1,7%
|
5,5%
|
Centro |
4.784.783
|
49,5%
|
20,7%
|
20,0%
|
3,4%
|
6,4%
|
Toscana |
1.624.692
|
53,6%
|
16,7%
|
20,2%
|
2,5%
|
7,1%
|
Umbria |
439.319
|
45,2%
|
24,5%
|
18,5%
|
2,9%
|
8,8%
|
Marche |
702.456
|
48,7%
|
22,3%
|
19,2%
|
2,3%
|
7,6%
|
Sud |
5.004.285
|
40,1%
|
29,6%
|
19,7%
|
5,3%
|
5,3%
|
Abruzzo |
565.589
|
43,5%
|
25,5%
|
19,5%
|
4,1%
|
7,4%
|
Molise |
138.838
|
42,8%
|
27,2%
|
20,3%
|
3,0%
|
6,7%
|
Campania |
1.857.676
|
37,5%
|
31,3%
|
20,2%
|
6,4%
|
4,6%
|
Puglia |
1.450.539
|
42,9%
|
28,0%
|
19,0%
|
4,9%
|
5,2%
|
Basilicata |
230.848
|
40,8%
|
29,5%
|
20,6%
|
3,8%
|
5,2%
|
Calabria |
760.795
|
37,7%
|
32,2%
|
19,6%
|
5,2%
|
5,3%
|
Isole |
2.354.870
|
38,6%
|
28,8%
|
20,4%
|
6,6%
|
5,6%
|
Sicilia |
1.713.830
|
38,0%
|
28,2%
|
20,9%
|
7,4%
|
5,5%
|
Sardegna |
641.040
|
40,1%
|
30,5%
|
18,9%
|
4,5%
|
5,9%
|
Estero |
529.376
|
59,3%
|
4,5%
|
34,3%
|
0,0%
|
2,0%
|
Non indicato |
2.898
|
62,7%
|
0,6%
|
29,3%
|
0,0%
|
7,4%
|
Fonte: ns. elaborazioni su dati Istat (I.Stat) |
Tav. 4 - Pensioni per abitante: indice di concentrazione regionale (*) per tipologia | ||||||
Pensioni erogate | Vecchiaia e anzianità | Invalidità e inv. civile | Superstiti | Pensioni sociali | Indennitarie e guerra | |
percentuale | percentuale | percentuale | percentuale | percentuale | percentuale | |
Territorio | ||||||
Italia | 100,00% | 100,00% | 100,00% | 100,00% | 100,00% | 100,00% |
Nord-ovest | 104,50% | 121,70% | 72,60% | 106,80% | 61,20% | 82,20% |
Piemonte | 110,70% | 129,40% | 78,10% | 113,60% | 57,70% | 82,10% |
Valle d'Aosta | 111,00% | 113,80% | 91,10% | 118,90% | 53,80% | 170,00% |
Liguria | 126,40% | 132,20% | 102,60% | 133,70% | 99,80% | 152,30% |
Lombardia | 98,00% | 116,70% | 65,00% | 99,30% | 56,60% | 69,60% |
Nord-est | 104,70% | 118,60% | 77,10% | 105,40% | 56,70% | 108,10% |
Trentino Alto Adige | 93,70% | 110,70% | 60,80% | 91,60% | 45,20% | 99,00% |
Veneto | 95,30% | 108,30% | 67,60% | 98,10% | 56,80% | 94,00% |
Friuli-Venezia Giulia | 116,00% | 126,50% | 88,50% | 122,10% | 71,60% | 127,80% |
Emilia-Romagna | 114,50% | 129,70% | 88,20% | 112,10% | 55,10% | 120,50% |
Centro | 104,20% | 102,10% | 105,00% | 102,80% | 103,70% | 126,40% |
Toscana | 112,70% | 119,50% | 91,50% | 112,40% | 82,00% | 152,20% |
Umbria | 126,10% | 112,80% | 150,40% | 115,30% | 107,70% | 213,10% |
Marche | 116,70% | 112,50% | 126,50% | 110,60% | 77,20% | 169,10% |
Sud | 91,80% | 72,80% | 132,50% | 89,30% | 141,10% | 92,70% |
Abruzzo | 109,60% | 94,40% | 136,10% | 105,60% | 130,40% | 154,60% |
Molise | 113,00% | 95,70% | 149,70% | 113,30% | 97,10% | 144,70% |
Campania | 82,80% | 61,40% | 126,30% | 82,60% | 154,10% | 73,10% |
Puglia | 92,20% | 78,40% | 125,90% | 86,50% | 130,30% | 91,40% |
Basilicata | 102,20% | 82,50% | 146,90% | 104,20% | 113,80% | 102,30% |
Calabria | 98,40% | 73,40% | 154,50% | 95,20% | 147,40% | 100,00% |
Isole | 91,10% | 69,50% | 128,00% | 91,80% | 174,80% | 97,10% |
Sicilia | 88,30% | 66,30% | 121,40% | 91,30% | 189,20% | 92,20% |
Sardegna | 99,50% | 79,00% | 147,90% | 93,20% | 131,20% | 112,00% |
(*) Indice di concentrazione = pensioni (per tipologia) su popolazione per regione / pensioni (per tipologia) su popolazione Italia | ||||||
Fonte: ns. elaborazioni su dati Istat (I.Stat) |
Tav. 5 - Frequenze cumulate per regione: pensionati per classe di importo mensile | ||||||
fino a 749.99 euro | fino a 999.99 euro | fino a 1.499.99 euro | fino a 1.999.99 euro | fino a 2.999.99 euro | 3000 euro e più | |
Territorio | ||||||
Italia |
31,7%
|
45,0%
|
69,2%
|
83,9%
|
95,6%
|
4,4%
|
Nord-ovest |
26,5%
|
38,0%
|
64,5%
|
82,2%
|
95,0%
|
5,0%
|
Piemonte |
26,5%
|
38,9%
|
65,9%
|
83,4%
|
95,6%
|
4,4%
|
Valle d'Aosta |
26,8%
|
38,7%
|
63,8%
|
81,3%
|
95,4%
|
4,6%
|
Liguria |
28,0%
|
39,0%
|
61,2%
|
78,4%
|
94,4%
|
5,6%
|
Lombardia |
26,1%
|
37,4%
|
64,5%
|
82,3%
|
94,8%
|
5,2%
|
Nord-est |
28,1%
|
41,6%
|
68,6%
|
84,6%
|
95,9%
|
4,1%
|
Trentino Alto Adige |
31,8%
|
44,3%
|
68,2%
|
83,1%
|
95,3%
|
4,7%
|
Veneto |
30,1%
|
43,9%
|
71,1%
|
86,1%
|
96,3%
|
3,7%
|
Friuli-Venezia Giulia |
26,8%
|
38,9%
|
65,4%
|
82,2%
|
95,2%
|
4,8%
|
Emilia-Romagna |
25,7%
|
39,5%
|
67,2%
|
84,1%
|
95,9%
|
4,1%
|
Centro |
30,0%
|
42,7%
|
66,4%
|
81,1%
|
94,1%
|
5,9%
|
Toscana |
28,0%
|
41,0%
|
67,4%
|
83,5%
|
95,6%
|
4,4%
|
Umbria |
28,3%
|
41,9%
|
68,5%
|
84,1%
|
96,3%
|
3,7%
|
Marche |
32,2%
|
48,0%
|
74,2%
|
87,3%
|
96,9%
|
3,1%
|
Lazio |
31,1%
|
42,5%
|
62,7%
|
76,5%
|
91,6%
|
8,4%
|
Sud |
39,6%
|
54,7%
|
75,7%
|
87,2%
|
96,9%
|
3,1%
|
Abruzzo |
37,8%
|
52,9%
|
75,2%
|
86,9%
|
96,8%
|
3,2%
|
Molise |
43,6%
|
59,9%
|
79,8%
|
89,2%
|
97,4%
|
2,6%
|
Campania |
41,2%
|
55,0%
|
75,4%
|
86,6%
|
96,6%
|
3,4%
|
Puglia |
37,1%
|
53,3%
|
74,5%
|
86,9%
|
96,9%
|
3,1%
|
Basilicata |
42,6%
|
58,6%
|
79,8%
|
89,7%
|
97,8%
|
2,2%
|
Calabria |
40,1%
|
55,8%
|
77,4%
|
88,3%
|
97,5%
|
2,5%
|
Isole |
40,3%
|
55,3%
|
75,0%
|
86,2%
|
96,5%
|
3,5%
|
Sicilia |
41,8%
|
57,4%
|
76,3%
|
86,7%
|
96,5%
|
3,5%
|
Sardegna |
35,9%
|
49,5%
|
71,5%
|
84,8%
|
96,5%
|
3,5%
|
Estero |
95,8%
|
97,3%
|
98,4%
|
99,0%
|
99,5%
|
0,5%
|
Non indicato |
18,5%
|
28,0%
|
50,5%
|
67,8%
|
92,0%
|
8,0%
|
Fonte: elaborazioni su dati Istat (I.Stat) |
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