Ormai sono 7 anni che non vivo più a Napoli... Eppure sembrano passati pochi momenti dalla mia partenza. Non ho scelto di andarmene; non liberamente almeno e me ne rendo conto ogni volta che torno, di quali sono le mie emozioni che mi sopraffanno quando mi metto in viaggio verso sud. Rivedo la mia gente, mio padre, mia madre e li guardo accarezzare affannosamente i miei figli, come per riempire con un gesto la mancanza della propria carne... Come se questi ragazzi e io stesso fossimo le loro stesse mani, le loro braccia, le loro labbra che ci baciano...
Sto con loro per quel tempo, scandito dall'inevitabile partenza, che rende tutto più intenso e veloce.
Percepisco la loro presenza e il loro affetto così diverso e libero.
Mi viene voglia di stringerli tutti a me, anche solo per un istante, per dire a ciascuno che gli voglio bene, anche solo per aver condiviso con me una partita di calcio, una chiacchiera, un caffè al bar, un semplice saluto. So che ognuno di loro fa parte di quella che io chiamo casa.
Sulla strada del ritorno capisco che, forse, questi semplici e quotidiani momenti non sono altro che quello che molti chiamano felicità.
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