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Il lavoro fa male

>> lunedì 15 dicembre 2014

"Innanzitutto il lavoro fa male. Tanto è vero che quando un medico visita un ammalato come prima cosa gli dice “riposo assoluto”; non gli ho mai sentito dire “lavoro assoluto”. E poi il lavoro è un perditempo e il tempo non bisogna perderlo in cose inutili. Bisogna utilizzarlo. C’è gente che perde tutta la giornata a lavorare. Invece guardate me, io non perdo un minuto. Da che m’alzo la mattina  fino a che vado a letto la sera, utilizzo tutto il mio tempo a contemplare, a passeggiare, a pensare, guardo gli alberi, il mare… C’è gente che lavora tutta una vita per riposare a settant’anni, bah… ho un sistema diverso. Io riposo quaranta cinquant’anni, a settant’anni, se sarà il caso, forse allora lavoro. Non è una strada facile, piana. Il mio segreto sapete qual è? L’indifferenza. Solo con questa indifferenza l’uomo si eleva, si eleva… eh, cari ragazzi, poco per volta, imparerete a vivere con saggezza. Mi fanno ridere, mi fanno. Se voi vi affacciate sulla strada, che cosa vedete? Case, case, case… e in ogni casa c’è gente che lavora, in ogni bottega c’è gente che lavora. Il calzolaio fa le scarpe al sarto, il sarto cuce gli abiti al barbiere, il barbiere fa la barba al calzolaio e al sarto; tutti lavorano. Ma pure tutti non aspettano che il momento in cui potranno riposare, quando poi dopo tanti anni di lavoro, finalmente riposano, si sono talmente abituati a lavorare che a stare senza far niente si annoiano. Non bisogna lavorare, non bisogna. Alla domenica, la gente si annoia, e sapete perché? Perché manca del necessario allenamento all’ozio. Perciò che io dico: alleniamoci all’ozio e combatteremo la noia del giorno domenicale. È chiaro?" (Eduardo De Filippo)

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